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Pubblicazioni

Ricerche sulle Architetture dell’acqua in Sardegna
a cura di Marco Cadinu, 2015
Opere d'arte e architetture legate all'uso dell'acqua sono state riconosciute come una delle categorie più importanti del patrimonio culturale. Tuttavia, questo accade solo se hanno un contenuto artistico di alta qualità o sono attribuiti a un maestro del passato, quindi fermamente presenti nell'immaginario collettivo e nella letteratura. In Sardegna - come in molte regioni italiane ed europee - solo poche decine di esempi corrispondono a questa descrizione. Vi sono, invece, migliaia di altri esempi di architettura legata all'acqua, risultato di importanti processi e investimenti di pianificazione che offrono interpretazioni altrettanto utili delle condizioni culturali e storiche di ciascun luogo. La loro inclusione in una cornice di interpretazione sistematica evidenzia nuovi dettagli sui diversi periodi architettonici, la diffusione di soluzioni tipologiche e stilistiche, l'adesione o la distanza da modelli divenuti popolari nei grandi centri urbani.

Architetture dell’acqua in Sardegna
Marco Cadinu, 2015
L'architettura dell'acqua, oltre a testimoniare l'arte della costruzione e le tecniche utilizzate nella storia, ha un significativo valore immateriale che la lega fortemente alla storia della sua posizione. Più che altro lavoro è soggetto al degrado e alla ricostruzione, più di altri, conserva i segni che ci collegano con la religione prima dell'insediamento, con la pianificazione politica del territorio e con le forme artistiche o simboliche che le popolazioni trasmettono dalla generazione alla generazione. In Sardegna, il patrimonio architettonico e le testimonianze storiche ci arrivano attraverso categorie che sono aperte a interpretazioni insolite: la correlazione con gli insediamenti medievali, il forte senso di permanenza dei modelli e degli usi connessi con l'amministrazione della terra e le tradizioni costruttive derivante da una alternanza incessante nella storia delle competenze tecniche dovuta alla confluenza della cultura arcaica mediterranea, del mondo ispanico-musulmano e infine della modernità europea. Si tratta quindi di un case study regionale, ma ampiamente connesso storicamente e geograficamente, in modo da costituire un utile argomento di confronto per lo studio dell'architettura in altri contesti.

Efisio Luigi Tocco (1800 c. - 1874) Architetto e progettista di acquedotti
Marco Cadinu, 2015
Il primo libro su Efisio Luigi Tocco, studioso di archeologia civile e archeologo protagonista di numerosi scavi. Trascorse la sua vita tra studi sull'architettura romana antica, progetti e indagini archeologiche, prendendo parte al dibattito culturale come dimostrato dal numero significativo di opere pubblicate. La sua attività in un periodo di cinquanta anni ci consente di comprendere molti aspetti della cultura e dell'architettura dell'Italia prima e immediatamente dopo la sua unificazione. Tocco, originario di Cagliari (1800 - 1874), viveva e lavorava principalmente a Roma e nel Lazio, mantenendo stretti rapporti con gli ambienti culturali del Regno di Sardegna, sia nei suoi territori insulari che in Liguria e Piemonte. Progettò gli acquedotti di Cagliari e di Sassari alla metà del XIX secolo, seguendo le antiche regole romane in un maniera interessante e moderna.

Efisio Luigi Tocco. Architetto e Archeologo nella Roma del XIX secolo
Marco Cadinu, 2016
Efisio Luigi Tocco fu studioso di archeologia civile e protagonista di numerosi scavi, oltre che di latinista. Trascorse la sua vita tra studi sull'architettura romana antica, progetti e indagini archeologiche, prendendo parte al dibattito culturale come dimostrato dal numero significativo di opere pubblicate. La sua attività in un periodo di cinquanta anni ci consente di comprendere molti aspetti della cultura e dell'architettura dell'Italia prima e immediatamente dopo la sua unificazione. Tocco, originario di Cagliari (1800 - 1874), viveva e lavorava principalmente a Roma e nel Lazio, mantenendo stretti rapporti con gli ambienti culturali del Regno di Sardegna, sia nei suoi territori insulari che in Liguria e Piemonte.



