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Le ragioni della ricerca

Il censimento di 450 fontane in 160 comuni

In Sardegna le opere monumentali sono un numero limitato e la grande ricchezza del patrimonio architettonico risiede in opere di scala minore diffuse su tutto il territorio regionale: è il caso anche delle migliaia di luoghi dell’acqua che definiscono un paesaggio culturale di particolare ricchezza, a volte sorprendente.

E' solo risvegliando l'orgoglio e l'affezione per questi manufatti che ogni fontana non sarà considerata come un “semplice” monumento, ma come il testimone di valori culturali, di bellezza e intelligenza tecnica di cui la comunità si è circondata nel tempo.

Le accurate ricerche archivistiche e le attente indagini sul campo portate avanti dal gruppo di lavoro ha permesso di censire più di 450 tra fontane, lavatoi e abbeveratoi caratterizzati da una diffusione capillare e da una grande varietà tipologica che amplia il patrimonio identitario della nostra regione, teatro, a cavallo tra Medioevo e primo Novecento, di vicende progettuali e civili che avvengono in uno scenario di intense relazioni internazionali.

Questa dunque la cornice in cui si è sviluppato il progetto di ricerca “Architettura, arte e luoghi urbani degli acquedotti storici, delle fonti e delle fontane nei paesi e nelle città della Sardegna tra medioevo e modernità. Metodi di analisi e riconoscimento dei significati culturali e simbolici, in relazione con i processi di tutela e programmazione della città e del territorio storico. Costruzione di itinerari tematici e di nuovi programmi di formazione sulla risorsa acqua”, coordinato dal prof. Marco Cadinu (Università di Cagliari - DICAAR).

Il processo

Analisi dei manufatti

Costruzione di metodi di analisi dei manufatti sul piano artistico e architettonico in un quadro di estesi riferimenti storici e culturali. L’estensione del periodo storico considerato ha richiesto una fase di studio archivistico e bibliografico necessaria per assegnare le architetture agli scenari di ciascuna epoca e all’attività di progettisti e costruttori. Il rilievo architettonico dei manufatti ha permesso di indagare l’essenza materiale e compositiva delle architetture; singoli casi, visto il numero di architetture considerate e il carattere di esplorazione preliminare proposto dalla presente ricerca, sono stati affiancati da una estesa campagna di riprese fotografiche. Mediante questi dati è stata costruita una banca dati unica nel suo genere su cui sono confluiti numerosi percorsi di ricerca.

Modelli di schedatura

Predisposizione di modelli di schedatura dei beni e selezione di un significativo campione di manufatti ed esempi afferenti alle singole tipologie, da trasmettere alle autorità che tutelano il patrimonio culturale. I modelli di catalogazione individuati, collegati a cartografie tematiche alla scala urbana e territoriale, confluiranno in una banca dati organizzata secondo sistemi geografici informatizzati (GIS) e utile ad incrementare il Sistema informativo territoriale regionale (SITR).

Analisi dei contesti

Analisi storico urbanistica dei contesti con l’obiettivo di riallacciare le originarie relazioni tra luoghi, oggetti d’arte e insediamento storico. Programmazione del rilievo degli spazi urbani dei centri storici, luoghi privilegiati nella costruzione dei manufatti di pregio, e studio integrato con i principali manufatti quali ad esempio fontane artistiche, fonti, lavatoi. Costruzione di azioni pilota di indagine sui valori immateriali legati alla risorsa acqua ed ai suoi manufatti d’architettura e arte, capace di interpretare le tradizioni e le testimonianze delle società che si sono succedute nell’utilizzo della risorsa e dei luoghi.

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